venerdì 29 marzo 2013

L'importanza di chiamarsi Zeitgeist


Una spia a tempo pieno


"Strano gioco la guerra, l'unica mossa vincente è non giocarci. Che ne direbbe di una bella partita a scacchi ?", diceva lo W.O.P.R. in un famoso film degli anni 80.

Non so cosa c'entri esattamente questa frase, però mi è venuta spontanea pensando al fatto che la continua guerra termonucleare globale, che alcuni conducono in difesa della "dignità" di potersi fare gli affari propri almeno quando si è disconnessi dalla rete, è talmente sfiancante e misteriosa da convincere anche i più volenterosi ad abiurare.

È lo Zeitgeist appunto, cioè lo spirito dei tempi, tempi in cui il tuo computer e con lui gran parte del mondo, deve sapere più cose di te di quante tu stesso ne sappia e usarle nel tuo interesse, per sollevarti dal gravoso impegno di scegliere. Si chiama integrazione cibernetica o in linguaggio Borg : "Assimilazione".

Capita così che mentre scorri un backup e vai a vederti la lista dei pacchetti installati, sulla tua Free Debian o una Ubuntu qualsiasi con il più classico dei :
/usr/bin/dpkg --get-selections
scopri proprio in fondo all'elenco in ordine alfabetico un pacchetto dal nome curioso : zeitgeist , che qualche dipendenza ha voluto donarti.

Nel mio caso, da utilizzatore Debian, è stato Cairo Dock , su Ubuntu è una cosettina come Unity .

Fase 1 - La Consapevolezza


Conseguenza per la classica mente malata dell'utente cantinaro e paranoico, è andare a digitare la parolina in Google e trovare l'immancabile articolo di Wikipedia ... cito perché è interessante  :

"Zeitgeist è un servizio che registra le attività degli utenti, ovunque dai file aperti ai siti visitati e alle conversazioni: queste informazioni diventano disponibili per altre applicazioni per essere usati come linee del tempo e statistiche."

Eeh ?!?! Cosa ?!??

Cioè ... sul mio computer che monta Linux c'è un "demone" che legge tutto quello che faccio, i files che apro, le mie conversazioni , le pagine che visito e le memorizza in un database per metterle a disposizione di altre applicazioni ? Soprattutto quali applicazioni ?

Poi si legge "per essere usati come linee del tempo e statistiche" che, benché non significhi essenzialmente nulla, è piuttosto tranquillizzante.

Fase 2 - La paura


Peccato che due righe più sotto, nella ricerca ci sia un video su YouTube, dove un altro cittadino della rete ha postato una feature meravigliosa di Cairo Dock , quella che si interfaccia appunto, con zeitgeist (che ricordo è un punto cardine di Ubuntu Unity). Eccolo qui :




Da questo video apprendiamo che il nostro cittadino è Francese, che Venerdì 4 febbraio alle 14.40 ha ricevuto una mail scam del provider francese di Alice, per una offerta di una adsl a 10 euro, probabilmente è asiatico o ha simpatie asiatiche e ciò è dimostrato dal fatto che il 3 febbraio alle 23.43 ha visto un filmato MKV "Rabbit - Force", probabilmente scaricato da un torrent asiatico chiamato "Asian Drama Torrents"... e siamo solo al secondo 7 degli 85 che dura il filmato.

Più avanti si vedono anche immagini e thumbnails di varia natura.

So cosa starei pensando io se fossi in Voi, ma siccome Voi non siete me probabilmente starete pensando ad altro, posso però dire che la descrizione data da Wikipedia è un pochino limitata.

Questo mi fa pensare ad un articolo che casualmente pubblicai su questo piccolo blog autarchico l'anno scorso, che riguardava l'altra interfaccia operativa usata principalmente negli ambienti Open, cioè KDE  dove i mostri semantici avevano altri nomi esotici : "Akonadi" e in particolare "Nepomuk", i quali per altro erano mostruosi anche dal punto di vista architetturale.

In quei tempi parlai anche del Tracker di Gnome 2 che però aveva l'aria molto più innocua, zeitgeist è molto più infido.

Fase 3 - Conosci il tuo nemico e annientalo


Esaminando i packages, si scopre che vi sono diversi pacchetti che in linea di massima sono installati da Cairo Dock  :
  1. zeitgeist
  2. zeitgeist-core
  3. zeitgeist-datahub
  4. libzeitgeist
  5. python-zeitgeist

Ma potrebbero essere di più o di meno.

La struttura è simile a quella di un database, cioè ci sono il server e il client.

Il classico metapachetto è zeitgeist che carica il core e il data-hub . Questi due elementi si occupano di raccogliere dati e permetterne la comunicazione.

I punti 4 e 5 del nostro elenco invece sono integrati con i veri e propri programmi e servono per comunicare con zeitgeist ,  sono cioè quelle da cui dipendono di solito i programmi, nella fatispecie Cairo Dock.

Rimuoverle provocherebbe dei broken packages, rimuoverli fisicamente risolverebbe il problema (se non si usasse il plugin) ma al primo upgrade saremmo da capo.

D'altra parte rimuovendo il server coi relativi dati l'utilizzo del client diventa inutile, quindi apprestiamoci alla rimozione.

Prima di tutto vediamo dove sono i dati di zeitgeist, cioè nella cartella dell'utente (per fortuna) nel posto più logico dove trovarli e cioè :

.local/share/zeitgeist

Vedo subito che il log della mia attività è molto completo, infatti ci sono mega di cose private, compreso tutti i film che ho visto e cancellato, le immagini e i testi con nomi, cognomi e addirittura delle password.

Tutti lì a disposizione di ogni widget python o applet varia che li voglia inviare a chicchessia. Poi io uso Debian, ma in Ubuntu sarebbe un vero spasso, visto che zeitgeist è integrato con la barra delle ricerche  connessa al web , per giunta con un sacco di applet closed.

Dal mio punto di vista, preferisco annientare il tutto con :

sudo apt-get purge zeitgeist zeitgeist-core zeitgeist-datahub

operazione molto salubre che consiglio anche a voi.

Questo dovrebbe rimuovere completamente la cartella privata coi dati degli utenti, se non lo fa, fatelo voi a mano.

Ora potete dare logout e rientrare, per cancellare la situazione temporanea.

Ora se avete a disposizione un client valido, tipo il recent-events di Cairo Dock, usatelo contro se stesso e andate a vedere la lista che a questo punto dovrebbe risultare perfettamente vuota, altrimenti fidatevi sulla parola che non fa mai male.

E questo è tutto ?


Assolutamente no, perché Zeitgeist è appunto lo spirito dei tempi e i tempi di solito non si possono cambiare, a meno di non rinunciare a tutto e rifugiarsi sulle montagne a vivere da eremita (che per inciso è dove vivo io), però possiamo auto-congratularci e vantarci di avere non-risolto un serio non-problema.